Di seguito il testo integrale della lettera pubblicato su PetitionOnline.

Indagine su Italia.it

Alla Corte dei Conti
Viale Giuseppe Mazzini, n. 105
00195 Roma
collaborazione.urp@corteconti.it
lazio.procura@corteconti.it

All’ Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici
di Lavori, Servizi e Forniture
via di Ripetta, 246
00186 Roma
ispettivo.lazio@autoritalavoripubblici.it
ufficio.soa.ar@autoritalavoripubblici.it

All’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Piazza G. Verdi, 6/a
00198 Roma
antitrust@agcm.it

Alla Comunità Europea
Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori
European Commission
Directorate-General Health and Consumer Protection
B – 1049 Bruxelles/Brussel (Belgium)
simap-helpdesk@opoce.cec.eu.int

e p.c.
Alla Procura Generale della Repubblica di Roma
Piazza Adriana, 2
00193 ROMA (RM)
pg.roma@giustizia.it

Spett.li Istituzioni italiane ed europee,
i cittadini italiani firmatari di questa lettera chiedono il Vostro intervento affinchè sia aperta un’ indagine conoscitiva seria, definitiva e chiarificatrice sulla vicenda e sull’appalto europeo del portale nazionale del turismo italiano http://www.italia.it.

Il progetto ‘Scegli Italia’, di cui il portale rappresenta l’elemento primo e catalizzatore per il rilancio del turismo italiano, è stato avviato il 16 marzo del 2004.
La realizzazione del portale è avvenuta previa apposita gara europea del febbraio 2005: gara gestita da Innovazione Italia, società a partecipazione pubblica del gruppo Sviluppo Italia, in stretta collaborazione con il Dipartimento dell’ Innovazione e delle Tecnologie della Presidenza del Consiglio Italiana (DIT) ed aggiudicata ad un raggruppamento temporaneo d’impresa (RTI) capitanato da IBM il 04/07/2005.

Nonostante il budget a disposizione estremamente consistente (45 + 9 mln di euro), i requisiti stringenti di gara ed i tempi previsti dall’originale bando, il portale è stato reso disponibile e visibile solamente in data 22 febbraio 2007, dopo la presentazione alla Borsa Internazionale del Turismo 2007 e per espressa decisione dell’attuale Vice-Presidente del Consiglio italiano Francesco Rutelli (delega al turismo).
I risultati inizialmente mostrati e lo stato attuale del portale hanno scatenato un’ ondata di critiche e di indignazione nel web italiano, tra gli esperti e gli operatori del settore, nonchè tra i comuni cittadini; reazioni pienamente giustificate dalla plateale incongruenza tra il tempo trascorso, gli ingenti costi sostenuti, il finanziamento a disposizione ed i miserevoli risultati presentati.

Sul web la vicenda è stata ricostruita e documentata in tutti i dettagli da una spontanea aggregazione di cittadini denominata scandaloitaliano
(vedi: http://scandaloitaliano.wordpress.com) la cui azione è culminata in una richiesta di chiarimenti collettiva e sottoscritta da oltre 1500 persone, (vedi: http://www.petitiononline.com/italiait/petition.html); a tale istanza il governo italiano non ha fornito, e a quanto pare non intende fornire, alcuna reale, compiuta e convincente risposta o spiegazione: (vedi: http://scandaloitaliano.wordpress.com/2007/05/22/lettera-a-prodi-).
La stampa ufficiale ed i media televisivi, per contro, si sono occupati della questione marginalmente.

Dal 22 febbraio scorso si è assistito ad un continuo balletto di cifre (spesso diverse), di comunicati, di interviste, di riunioni di osservatori, di interrogazioni parlamentari, di smentite, di dichiarazioni varie e diverse dalle quali emerge una palese assenza di trasparenza e di limpidezza su tutta la vicenda.

Per tale motivo chiediamo un vostro sollecito intervento.

Alla Corte dei Conti, in particolare segnaliamo e richiediamo:

– di valutare se la fattispecie configuri un danno per l’erario, stante quanto pubblicamente denunciato dall’assessore al turismo della regione
Abruzzo e Vice-Presidente del CdA di ENIT Enrico Paolini, in questa intervista ad Abruzzo24ore.TV : “Portale nazionale del turismo: Italia punto cosa?”
(vedi: http://www.abruzzo24ore.tv/abruzzo24ore/Default.asp?p=25&m=2&grp1=1&grp2=12&idse=1022&nome=TURISMO)
“Questi contenuti sono scadenti, non corrispondono alla realtà, danneggiano l’immagine dell’Italia e delle Regioni e purtroppo sono stati acquistati con uno sperpero di denaro pubblico veramente notevole.”… “rinnovare questo pacchetto di contenuti… veramente scadente… sono abbastanza scandalosi…” e quanto dichiarato dall’attuale direttore editoriale del progetto Valerio Imperatori e Guido Improta nel corso di un incontro con l’osservatorio ICT Margherita il 05/03/2007, ripreso in audio da Radio Radicale e disponibile sul web: “… perchè ci si è limitati ad acquisire dall’ Istituto Geografico DeAgostini delle banche dati che erano alla base di un output cartaceo…” … “… perchè voi non sapete cosa c’era dentro quella scatola prima, proprio non lo sapete.” (vedi: http://scandaloitaliano.wordpress.com/2007/03/06/italiait-quattro-tre-mesi-di-autentica-passione/)

– di valutare o far valutare l’effettiva congruità dei costi sin qui sostenuti per tutto il progetto rispetto ai risultati tecnici presentati, con particolare riferimento ai reali ed attuali costi di mercato per progetti informatici di analoga complessità; e di rendere pubblici e consultabili i dati risultanti;

– di verificare se siano state effettivamente ed esplicitamente previste nel contratto le obbligatorie prescrizioni in materia di accessibilità del sito web sulla base dell’ articolo 4 della vigente legge 09/01/2004 (legge Stanca); requisito non esplicitato nel bando di gara e nelle convenzioni tra DIT e Innovazione Italia; in assenza di tali esplicite prescrizioni, secondo la legge, il contratto in essere con la PA sarebbe nullo e non emendabile, con tutte le relative ed ovvie conseguenze del caso;

– di verificare l’effettiva data di scadenza del contratto in essere: secondo il bando originale di gara sarebbe luglio 2007; se tale situazione corrispondesse ad effettiva realtà, essa potrebbe affacciare profili di danno all’erario in ragione della realizzazione di un sito realmente disponibile al pubblico per pochissimi mesi ed in una versione del tutto preliminare, incompleta ed estremamente carente sotto ogni punto di vista;

– di rendere pubblici e visionabili il contratto in essere con il RTI aggiudicatario, l’atto transattivo del 2006 (a seguito di contenzioso) e gli altri documenti già richiesti in precedenza al DIT;

– di fare definitiva chiarezza sui costi effettivi sin qui sostenuti dai cittadini e contribuenti italiani relativamente all’intero progetto, compreso
l’originario studio di fattibilità per “circa 1 mln di euro”, secondo quanto si evince da dichiarazioni rilasciate alla Stampa.it da Innovazione Italia:
(vedi: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=505&ID_sezione=3&sezione=Web%20Notes)

– di verificare se risponda a verità quanto più volte affermato, in diverse sedi e da persone diverse, circa l’ avvenuta erogazione di denaro; al momento non sarebbe stata ancora versata al RTI aggiudicatario alcuna somma e sarebbe stata prevista, a quanto pare, l’applicazione di penali;
(vedi: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=505&ID_sezione=3&sezione=Web%20Notes)
(vedi: https://millionportalbay.wordpress.com/2007/05/19/italiait-tutto-falso-quanto-si-e-scritto/)
(vedi: http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/salastampa/comunicati/465.htm)

– si segnala che nel frattempo sono state di recente approvate e sono pienamente operative convenzioni tra il DIT ed alcune Regioni italiane volte alla parziale erogazione di fondi impegnati sul progetto ‘Scegli Italia’ per i progetti regionali collegati;
(vedi: https://millionportalbay.wordpress.com/2007/05/11/italiait-si-spendono-altri-21-milioni-di-euro/)

All’ Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, in particolare segnaliamo e richiediamo:

– di verificare se sussistano eventuali irregolarità nella procedura di definizione e/o di aggiudicazione della gara: risulta apparentemente inspiegabile, ad esempio, la differenza di date tra il comunicato stampa originale di aggiudicazione (04/07/2005) e la data di aggiudicazione riportata sull’avviso ufficiale alla Comunità Europea (16/09/2005);
(vedi: http://www.sviluppoitalia.it/UploadDocs/572_Bando_Portale_Nazionale_Turismo_Italia.pdf)
(vedi: http://www.sviluppoitalia.it/UploadDocs/714_Italia_it.pdf)
(vedi: http://www.sviluppoitalia.it/UploadDocs/865_ted_publications_eu_int_official.pdf)

– di verificare se sussistano reali elementi di necessità ed urgenza, necessari per il ricorso alla procedura ristretta di gara, atteso che dopo oltre due anni sul portale non è ancora disponibile e attiva la funzionalità principale prevista in gara, ovvero il sistema nazionale e centralizzato di prenotazioni;

– di verificare se l’oggettiva assenza di tale funzionalità, assolutamente vincolante secondo i requisiti espressi nell’appalto, sia il risultato di una variante di progetto, esplicitamente vietata dall’originale bando di gara; e/o se tale successiva apparente variante determini eventuale invalidità nell’ aggiudicazione e/o nella formazione e/o nello svolgimento di gara e/o nell’esecuzione del contratto, soprattutto in virtù degli stringenti requisiti sia finanziari che tecnici richiesti ai partecipanti (obbligatorio aver già realizzato un analogo progetto nel settore ed espressamente con piattaforma di booking);

Alla Comunità Europea, in particolare chiediamo:

– di fare pressione sulle autorità italiane competenti e sul governo italiano affinchè accertino la sussistenza di eventuali irregolarità e responsabilità nella definizione e/o nell’ aggiudicazione di una gara europea, nell’esecuzione del contratto e nella conduzione tecnica dell’ intero progetto ‘Scegli Italia’; a tutela del mercato italiano dell’ IT, dei suoi tanti e seri professionisti, delle associazioni e degli operatori del settore turistico, nonchè di tutti i consumatori e cittadini italiani ed europei che volessero correttamente informarsi via internet sulle eccellenze turistiche e culturali del nostro straordinario Paese;

Tanto segnaliamo anche alla Procura Generale della Repubblica di Roma, che legge in copia, e per quanto di competenza, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Per l’intera ricostruzione della vicenda, riferimenti sulla disponibilità parziale dei materiali ufficiali di gara e di progetto, documentazione varia su errori, incongruenze ed omissioni del portale http://www.italia.it, eventi di questi ultimi mesi, si rimanda a:

http://scandaloitaliano.wordpress.com
https://millionportalbay.wordpress.com
http://www.sviluppoitalia.it/societa.jsp?ID_LINK=1041&area=129
http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazione.gov.it/febbraio%202002/www.innovazione.gov.it/ita/index.html
http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazione.gov.it/dicembre%202005/www.innovazione.gov.it/index.html
http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazione.gov.it/maggio%202006/www.innovazione.gov.it/index.html
http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazionepa.it/maggio%202007/www.innovazionepa.it/index.htm
http://www.italia.it

Richiediamo cortesemente, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 07/03/2005 n. 82, di essere notiziati sull’eventuale apertura di un procedimento al seguente indirizzo di posta elettronica: millionportalbay@gmail.com (blog: https://millionportalbay.wordpress.com).

I cittadini italiani:
(seguono firme)


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