Nel 2008 la Corte dei Conti, tra le varie attività pianificate, prevede di svolgere il controllo di gestione sugli “Interventi a favore del turismo” (Categoria V, punto 4).
In pratica sui “cugini poveri” (ma neanche troppo) di italia.it.

Nel dettaglio della delibera si legge:

V.4 – Interventi a favore del turismo
La legge n. 135/01 ha assegnato al Ministero delle attività produttive il compito di provvedere, con apposito decreto, sentita la Conferenza Stato Regioni, al cofinanziamento di iniziative di sviluppo turistico territoriale in parternship con attori locali in ambito interregionale o sovraregionale. L’indagine riguarderà i fondi stanziati sul capitolo 7420, piano di gestione 1, del Ministero dello sviluppo economico.
In particolare saranno oggetto di accertamento e valutazione:

  • la quantificazione delle risorse complessivamente stanziate e degli oneri gravanti sul bilancio dello Stato;
  • lo stato di avanzamento dei progetti;
  • le modalità e qualità delle istruttorie compiute riguardo ai singoli interventi approvati;
  • le procedure di rendicontazione previste al fine di assicurare il rispetto degli obiettivi perseguiti;
  • la individuazione di eventuali criticità del programma.

Tanto per esser chiari, si parla di

“102 iniziative progettuali presentate e ammesse al finanziamento statale. Di queste, 59 costituiscono l’impianto progettuale originale, mentre le altre 43 riguardano interventi di potenziamento ed ampliamento di parte dei progetti presentati nell’annualità precedente”… “La risposta progettuale delle Regioni è stata assolutamente efficace, con una richiesta totale di contributo statale arrivato alla esatta concorrenza del plafond messo a disposizione per ognuna delle annualità”.

Nello specifico: circa 74 mln di euro per il 2003, circa 36 mln di euro per il 2004 e circa 25 mln di euro per il 2005. Totale: 135 mln di euro, come da previsioni dell’art 5, legge 29/03/2001 n. 135 (legge di riforma del sistema turistico italiano). L’attuale governo dimissionario ha ulteriormente rimpinguato con 10 mln di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 con l’ultima Finanziaria (art. 1 comma 1227).

Ne aveva già parlato in dettaglio, su scandaloitaliano, Luca Carlucci.

Tra le varie “perle” figurano l’ormai mitico portale interregionale (progetto n. 22), l’ araba fenice poi declassata a prototipo con l’avvento del celebre portalone e naturalmente turiscalabria.it (progetto n. 6), un sito da 1,37 milioni di euro che,… vabbè, basta vederlo.

Ma anche sugli esiti de “Gli approdi di Ulisse” (progetto n. 7), “L’isola che non c’è” (progetto n. 8 ) , Point to Point (progetto n. 37) e svariati altri, la curiosità è parecchia.

Se nell’occasione la Corte dei Conti volesse anche estendere l’indagine al celeberrimo zio, nessuno credo si offenderebbe.
Anzi…